Da tempo pensavamo a chi poter invitare sul nostro blog per raccontarci del calcio vissuto in maniera diversa da quello solamente giocato, volevamo una persona che conoscesse e vivesse quotidianamente il Calcio a 5 a livelli importanti. Finalmente lo abbiamo trovato, è Roberto Lelli (classe 1974), allenatore della SS Lazio Calcio a 5 femminile che ha accettato di intervenire mensilmente sul nostro blog con consigli sul mondo del Calcio a 5.
Iniziamo subito presentando Roberto, ex giocatore della Seria A di Calcio a 5 dall’età di 25 anni fino a 31, vincendo con la maglia della SS Lazio uno Scudetto e una Coppa Italia. Successivamente ha collaborato con la Federazione fino a quando gli è stato chiesto di allenare. La sua carriera di allenatore è una di quelle importanti, promozioni nella massima serie e vittorie di quelle che contanto. Oggi allena proprio la squadra di Calcio a 5 femminile più forte in Italia, la detentrice dello scudetto.
Mister Lelli, ci racconti subito quali sono le differenze tra allenare una squadra maschile e una femminile?
Le differenze sono tante, ma non dal punto di vista tecnico come si potrebbe più facilmente pensare, ma più psicologico ed emotivo. Velasco in una conferenza di qualche anno fa affermava proprio le cose che ho potuto constatare io, l’emotività delle giocatrici è completamente diversa da quelle dei giocatori. Qui c’è il video dell’intervento di cui ti dicevo:
Comprendere il fattore emotivo è fondamentale per riuscire a guidare una squadra ad alti livelli e non vi nego che spesso mi trovo a studiare i comportamenti e un minimo di psicologia per capire come rendere la relazione più proficua tra allenatore e giocatrici.
Allenare una squadra di Seria A, soddisfazioni?
Allenare la mia squadra è molto gratificante, non solo per una questione di puro tifo per quei colori, ma perchè gli aspetti da considerare sono più profondi. Pensando anche agli aspetti tecnici e tattici, con le mie ragazze riesco a spiegare e a far applicare uno schema con molta più facilità di quanto sia stato farlo con una squadra maschile. Hanno la capacità mentale di capire le cose molto più velocemente degli uomini.
Mister Lelli, il calcio maschile ha i suoi idoli indiscussi, Messi nel calcio o Falcao nel calcio a 5. Ci dici i nomi di qualche giocatrice che meriterebbe gli stessi allori?
Ho il piacere e l’onore di allenare Lucileia, giocatrice Brasiliana che ora è impegnata proprio con la sua nazionale. Si tratta di un talento che potremmo paragonare ai giocatori più noti del calcio. Su Youtube ci sono alcuni sui gol e giocate che rendono davvero bene l’idea del livello di alcune giocatrici.
Ma non posso certo evitare di citare Amparo del Montesilvano, altro talento del calcio a 5 femminile.
Differenze tecniche tra il calcio maschile e femminile?
Di differenze tecniche non ce ne sono, può sembrare strano ma per chi non vive quotidianamente il calcio femminile non può accorgersi di questa cosa. Ci sono giocatrici dai livelli tecnici assolutamente alti. La differenza è quello che il corpo permette, quindi la velocità di escuzione è l’unica sostanziale differenza. Per farti un esempio, qualche tempo fa abbiamo fatto un amichevole con una squadra maschile, formata da ex giocatori di Serie A di calcio. Il risultato? Ce la siamo giocata sullo stesso livello fino alla fine, un pareggio che forse alle mie ragazze è stato anche un pò stretto. Eppure erano giocatori che pur avendo smesso da pochissimo tempo la carriera professionale di calciatori, erano anche nazionali. Eppure la differenza in campo è stata davvero minima.
Per ora grazie Mr. Lelli, al prossimo mese su aspetti tattici del calcio a 5.